Il Savoy Hotel di Firenze e' una delle preziose perle della collana degli Hotels di Sir Rocco Forte. E la corrente trionfale mostra su DONATELLO al V&A museum di Londra lo collega di nuovo a Firenze per averla orgogliosamente sponsorizzata.
Un'occasione per parlare di retaggio culturale italiano e per una panoramica sull'industria del turismo internazionale, su cui Firenze stessa poggia le sue fortune
Perche' la sponsorizzazione sulla mostra di Donatello?
Le citta' d'arte italiane sono di estremo interesse e visto il grande retaggio culurale di questa importante mostra, era una buona opportunita' per noi di sottolineare le nostre radicate origini italiane.
Come sono cambiati I requisiti alberghieri dai tempi di suo padre?
Non molto. Abbiamo sempre privilegiato personalita' e autenticita' nei nostri alberghi, rendendoli parte delle citta'. Si distinguono da ogni altra catena.
Il cambio piu' grande e' che il mondo e' diventato piu' competitivo e ci sono molti imprenditori che fanno un buon lavoro, percio' per distinguerci il nostro deve essere superlativo.
Come sono cambiate le aspettative dei viaggiatori negli ultimi 20 anni?
Sia per lavoro o per piacere, cercano sempre la stessa cosa: che siano soddisfatte le loro necessita' e in modo personalizzato. Il vero lusso non e' mai cambiato per gli ospiti: comfort, eccellente servizio ed estetica classica. Non e' mai saltare da una moda a un'altra e il nostro livello si e' sempre mantenuto ineccepibile.
Inoltre un hotel puo' essere in un bel posto, avere una bella struttura e un bell'arredo, ma se lo staff e' distaccato e indifferente, non ci si torna. L'interazione fra staff e ospite e' essenziale per un soggiorno veramente soddisfacente. Il cliente deve sentirsi a suo agio, considerato e soddisfatto nelle sue richieste, come un sarto che fa un vestito su misura.
Personalmente non amo gli alberghi enormi, preferisco quelli dove sei riconosciuto.
Perche' si e' focalizzato solo su alberghi di lusso?
Mi piace cio' che faccio e farlo bene. Ho imparato da mio padre, che enfatizzava il rapporto con staff, fornitori e clienti. Questo e' particolarmente importante negli alberghi di lusso. Ho avuto una lunga esperienza nell'industria alberghiera prima di fondare il mio Gruppo e mi trovo bene nella sfera del lusso. Avere a che fare con chi ne e' abituato per servizio, atmosfera e design e' una sfida solleticante.
Un hotel di lusso offre al cliente cio' che vuole e magari qualcosa che non sapeva di volere. Si tratta di creare la giusta esperienza per necessita' particolari e la cosa mi piace molto.
Su che basi sceglie una nuova localita' : stabilita' e orientamento politico, luoghi storici, ambiente amichevole, facilita' di trasporti, attrazioni turistiche, impiegati affidabili, tassazione...
I nostri hotel in citta' sono sempre centrali e nei quartieri migliori dove possono risaltare come valore aggiunto. La localita' ha un certo impatto sulla clientela e sul livello attrattivo di contro al business commerciale
Qual'e' l'impatto che distingue I suoi hotels in confronto con le altre strutture di lusso?
Un hotel di lusso deve avere personalita', non farti sentire parte di una catena. Una personalita' che rifletta il posto dove e' situato. Il lusso deve essere semplice e diretto, non contraffatto o sovraccarico. E con I piu' alti livelli di servizio, esperienza, attenzione ai dettagli per assicurare ai nostri ospiti una memorabile esperienza, cosa che e' il nostro scopo.
Inoltre fra I nostri hotels non ce ne sono due che abbiano lo stesso décor o aspetto: Brown's Hotel e' un edificio storico in Londra, The Balmoral di Edimburgo e' un landmark centenario, hotel Amigo in Brussels e' stato la prigione locale...
Quanto e' presente l'Italia nella sua collezione?
Abbiamo sette proprieta' in Italia e due in apertura a Milano nel 2025. Abbiamo inoltre appena fatto un contratto in Costa Smeralda, quindi teniamo l'Italia in molta considerazione. Il nostro modello di lusso ha un' inconfondibile anima italiana
Quindi mantiene ancora forti legami con le sue radici italiane?
L'Italia per me e' importante perche' e' da dove proviene la nostra famiglia. Provo sentimenti di affetto anche se non e' un paese facile per trattare affari, specie per uno straniero, ma ho imparato come funziona. So come muovermi, capisco l'Ialia. E' un paese complicato ma con molto potenziale turistico.
Ritiene che l'Italia sia sul binario giusto per attirare Affari e Turismo e cosa suggerirebbe di migliorare?
L'Italia deve imparare a presentarsi con propositi e proposte unitarie e compatte, non dispersive o in competizione fra loro. Ci sono molte cose da migliorare, dalle infrastrutture alle tasse, per facilitare business, ovvero investimenti e flusso di visitatori.
C'e' qualche regione a cui e' particolarmente affezionato dove investire?
Amo tutta l'Italia e non ho preferenze specifiche perche' tutte le Regioni sono meravigliosamente diverse e attraenti. Forse la Sicilia e' piu' vicina al mio cuore perche' l'ho vista cambiare e crescere dai tempi del nostro Verdura Resort, venti anni fa. E spero che anche I miei figli seguano lo stesso tracciato.
MARGHERITA CALDERONI