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I Fiorentini nel Mondo celebrano a Londra il grande esploratore e botanico Odoardo Beccari
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I Fiorentini nel Mondo celebrano a Londra il grande esploratore e botanico Odoardo Beccari

"beccari direttoreL’evento rappresenta un alto valore di scambio culturale e promozione dell’Italia e dei suoi grandi personaggi nel Regno Unito, nonché un altro esempio della proficua collaborazione instaurata con l’Associazione Fiorentini nel Mondo". Queste le parole del Console Generale d'Italia a Londra Massimiliano Mazzanti per il patrocinio concesso alla ‘serata fiorentina’ all’Accademia Italiana Artstur di Londra stasera, in onore di Odoardo Beccari, l’insigne naturalista, botanico, antropologo, zoologo, lo scienziato filosofo che conobbe Darwin già commemorato durante le celebrazioni per i 470 anni del Giardino dei Semplici di Firenze e nella lista degli ‘ingegni dimenticati’, ricordati nelle conferenze alla Libreria Salvemini. Una bella soddisfazione per gli eredi di Beccari che hanno sponsorizzato il ritorno del trisnonno a Londra, da dove questo, infiammato dall’entusiasmo di esplorare foreste vergini, mandò a casa un laconico avviso: «Vado» e salpò il 4 aprile 1865 verso il Borneo. 

Qui gli si apre uno scenario di foreste immense e sconosciute, abitate qua e là da comunità tribali dalla fama feroce con cui comunque istaura subito rapporti amichevoli, qui si adatta perfettamente all’ambiente e raccoglie a man bassa esemplari di fiori, frutti, animali, piane e soprattutto alberi ignoti in Europa: il paradiso del naturalista. Con una particolare predilezione per le palme. Ne descrisse 1000 specie e di questo parlerà al simposio – ci anticipa – con ammirata deferenza Dottor John Dransfield, Head of Palm Research nei Royal Botanic Gardens Kew: "Nel mio lavoro l’opera di Odoardo Beccari fu cruciale, la sua importanza nella Botanica è immensa e ho anche calcato le sue orme, specie quelle nominate nel suo suggestivo libro ‘Nelle foreste del Borneo’.

 

beccari dayak village
Il villaggio di Dayak nel Borneo

 

Ho anche visto con commozione quelle piantate da lui nel giardino di Villa Beccari, oltre ad aver visitato il suo erbario nel museo di Firenze, il più completo dei suoi esemplari". Del Beccari scienziato, esploratore, scrittore e filosofo Dransfield si sente più vicino allo scienziato. "Ma i suoi scritti sono così ispirati e rispettosi dei locali, dei loro costumi e della natura: un personaggio speciale ieri e oggi". Dello stesso parere Dr William Baker, anche lui al simposio (parlerà di Beccari in Nuova Guinea, fra l’altro scoperta da un altro fiorentino: Andrea Corsali) e della sua importanza per il metodo di ricerca e di esplorazione della biodiversità. "Noi specialisti delle palme gli rendiamo onore ogni giorno, Beccari in questo campo è un titano. Oggi c’è un cambio senza precedenti nell’ecosistema del pianeta dovuto proprio all’impatto dell’uomo. E non possiamo capire tale impatto se non sappiamo cosa c’è là fuori: si stima che ci siano ancora 70mila specie di piante da scoprire e il lavoro di scienziati come Beccari fu vitale ma va completato. Scopriamo nuove palme a un ritmo incredibile in posti che Beccari poteva solo sognare di raggiungere. Ha lasciato un’enorme eredità negli standard scientifici e nel suo metodo: quanto avrei voluto conoscerlo!"

 

beccari orsola
Orsola Beccari

 

Al simposio ci sarà anche la pronipote Orsola Beccari: lei vive ancora nella villa del Bisarno con la sorella Brigida: alle pareti, sottovetro, esemplari botanici di Beccari: sui tavoli libroni di fotografie dei suoi viaggi: nel cuore memorie tramandate in famiglia.

 

 

Autore

Margherita Calderoni
Proconsole dei Fiorentini nel Mondo nel Regno Unito

 

 

 

 

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