Quando il re francese Carlo VIII presentò un ultimatum alla Signoria di Firenze ne ricevette un rifiuto e minacciò i fiorentini che le sue truppe avrebbero suonato le trombe per attaccare la città. Pier Capponi gli rispose deciso "Noi faremo suonare le nostre campane" per manifestare l'intenzione di resistere di Firenze. Allora Carlo VIII, che non poteva accettare la prospettiva di una lotta ad oltranza, fu costretto a moderare le sue richieste e concluse un equo trattato con la Repubblica di Firenze.
Autore
Marisa Cancilleri