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Il cielo di Dante
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Il cielo di Dante

In occasione del solstizio d'estate prossimo, la professoressa Erminia Zampano Gianfrate introdurrà, commenterà e leggerà il Canto X del Paradiso. L'evento si terrà nel Cappellone degli Scolopi, presso l'Osservatorio Ximeniano di Firenze - Piazza San Lorenzo, 6. L'ingresso è libero. Prosegue così il percorso culturale biennale (2014-2015) denominato "Il Cielo di Dante", organizzato dalla Fondazione dell'Osservatorio Ximeniano e dall'Associazione Coltiviamo là Pace di Firenze, che prevede la lettura della terza cantica della Divina Commedia nel luogo "dove si osservavano le stelle". 

 

L'iniziativa è stata intrapresa nella ricorrenza del 750° anniversario della nascita di Dante (1265-2015) e in memoria dei Padri scolopi Giovanni Inghirami (1779-1851) e Giovanni Antonelli (1818-1872), che si sono interessati anche all'astronomia dantesca. E questa volta occorrerà ricordare necessariamente un altro astronomo, il Padre gesuita Leonardo Ximenes (1716-1786), fondatore dell'osservatorio astronomico fiorentino, il cui nome è pure legato alla storia del solstizio d'estate a Firenze e allo gnomone di Santa Maria del Fiore. A Firenze, nel giorno del solstizio d'estate, si può assistere a ben due spettacoli del sole. A San Miniato al Monte, al mezzogiorno solare, un sottile raggio di luce illumina precisamente e pienamente il segno del Cancro del grande zodiaco marmoreo sul pavimento della Basilica, segnando il passaggio alla nuova costellazione. È uno spettacolo che si ripete da più di 800 anni, essendo il pavimento della chiesa realizzato nel 1207. Alla stessa ora, chi entra nel Duomo di Firenze può assistere all'osservazione solstiziale sul grande gnomone ideato nel 1475 dal matematico Paolo Pozzo Toscanelli in collaborazione con Filippo Brunelleschi, il geniale architetto della cupola di Santa Maria del Fiore. Qui, un raggio di sole passato attraverso il foro di una piastra di bronzo (detta bronzina), collocata a 90 metri di altezza in corrispondenza della finestra meridionale della lanterna della cupola, forma un cerchio di luce su una linea meridiana graduata che scorre sul pavimento della Cappella della Croce, a sinistra dell'altare maggiore. L'immagine del cerchio solare si sposta da Ovest verso Est fino a sovrapporsi a un marmo circolare, contrassegno del momento solstiziale.

 


Erminia Zampano Gianfrate


Realizzato nel 1475 ed entrato in funzione probabilmente nel 1468, lo gnomone di Santa  Maria del Fiore doveva servire per determinare il momento esatto del solstizio d'estate, ma anche per la misurazione dell'inclinazione dell'asse terrestre sul piano orbitale. La prima misurazione documentata riguardo l'eclittica (il piano delimitato dal Sole sulla sfera celeste durante il suo percorso apparente annuale) venne eseguita nel 1510. Leonardo Ximenes, nel 1754, avviò un programma di ricerca astronomica avvalendosi della gnomone del Duomo; effettuò una misurazione dell'altezza del Sole al solstizio del 1755 e la confrontò con quella del 1510; fornì nel 1757 una compiuta descrizione dello gnomone di Santa Maria del Fiore. Ximenes proseguì le osservazioni negli anni successivi e alla sua morte, avvenuta nel 1786, lasciò nel testamento la raccomandazione ai Padri Scolopi (che ereditarono la sua specola astronomica) di proseguire le osservazioni solstiziali allo gnomone. Successivamente, si occuparono dello gnomone del Duomo i direttori dello Ximeniano Giovanni Antonelli (1818-1872), Giovanni Giovannozzi (1860-1928) e Guido Alfani (1876-1940). La lettura del Canto X del Paradiso si propone come un ulteriore evento per celebrare il solstizio di giugno ed il ritorno dell'estate. Così, all'Osservatorio Ximeniano di Firenze, sabato 21 giugno si incontreranno nel Cielo del Sole gli spiriti dei sapienti, che sono più luminosi della luce del Sole in cui si trovano: i Padri domenicani Tommaso d'Aquino e il suo maestro Alberto Magno, re Salomone, lo storico Orosio, il filosofo Sigieri. L'evento, che sarà arricchito dalla proiezione delle immagini dell'iconografia del X Canto, vedrà la partecipazione del giovane "attore" brasiliano Raul De Castro Cardoso Junior e l'accompagnamento musicale di Salama Dawoud, alla tastiera orientale. Il successivo appuntamento del programma 2014 del progetto "Il Cielo di Dante" è previsto per martedì 30 settembre, sempre alle ore 18, con la lettura dell'XI Canto del Paradiso. Saremo ancora nel cielo del Sole!

 

 

 

Autore

Marisa Cancilleri

 

 

 

 

 

 

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