E’ l’alba del 23 maggio 1498. I tre frati domenicani Girolamo Savonarola, Domenico Buonvicini e Silvestro Maruffi saranno di lì a poco impiccati e poi arsi. La forca è alta cinque metri e poggia su una catasta di legna cosparsa di polvere da sparo.
Tra gli spettatori molte gentildonne, travestite da serve, tentano di sottrarre le ceneri del Santo frate Savonarola onde farne oggetto di venerazione; le guardie lo impediscono, le ceneri verranno disperse in Arno affinchènon rimanga alcuna traccia del predicatore ferrarese e dei suoi discepoli!
E’ l’alba del 24 maggio 1498. E’ il giorno dell’ascensione. Piazza della Signoria è un tappeto di fiori, foglie di palma e petali di rose. Nottetempo, mani pietose hanno reso omaggio alla memoria del predicatore. Inizia così la tradizione popolare della Fiorita.
Ogni anno in Palazzo Vecchio viene celebrata la Santa Messa nella Cappella dei Priori alla presenza delle autorità comunali, civili e religiose. Dopo la commemorazione ufficiale, sulla lapide, nel punto dove fu impiccato e arso Fra Girolamo Savonarola, si depongono fiori e si spargono petali di rose. A seguire il corteo della Repubblica Fiorentina si reca fino al Ponte Vecchio dove vengono gettati fiori in Arno. Il punto esatto in cui arse il corpo del savonarola è oggi ricordato da una lapide di forma circolare in granito rosso con iscrizioni bronzee inserita nel selciato della piazza.
Marisa Cancilleri