A CARNEVALE OGNI SCHERZO VALE!
Questo il motto dei fiorentini che per carnevale o carnovale (periodo tra l’Epifania e il giorno delle ceneri) per le vie di Firenze cantavano, ballavano partecipavano ai corsi mascherati.La parola Carnevale potrebbe avere diverse origini e significati: “carne a scialo” (Carnasciale) cioè consumata in grande abbondanza prima della quaresima ; “carne-levare” ad indicare che il periodo che precede la quaresima è momento in cui sparisce dalle tavole e dalle diete il consumo di carne e di derivati animali; “carne-vale” (dal latino) dire addio alla carne perché si entra nel periodo di quaresima.
Il giorno di Berlingaccio - in Toscana, giovedì grasso, l’ultimo giovedì di carnevale - era appunto dedicato alla tavola, ai suoi piacere ed al gran consumo di carne; venivano organizzati lauti banchetti ai quali non potevano mancare i dolci tipici del carnevale: “schiacciata” e “berlingozzi” (il cui nome deriva appunto da berlingaccio testimonianza della loro tradizionale preparazione nell’ultimo giorno di carnevalele).
Il Berlingozzo oggi ha la forma di una ciambella, di colore ambrato, consistenza morbida e un sapore di limone e/o di arancia o di anice come quello preparato a Lamporecchio, ma nel passato era fatto di pasta di zucchero e farina intrisa con uovo di forma rotonda e a spicchi.
Anche la Schiacciata alla fiorentina è un dolce tipico di carnevale, che solitamente si preparava proprio nella giornata del giovedì grasso. Oggi la si può trovare durante tutto l’anno e spesso è farcita con crema pasticcera o panna montata. La ricetta che proponiamo prevede il lievito di birra, ma questi può essere sostituito con del lievito per dolci in bustina che permette di ottimizzare i tempi di preparazione perché non è necessario mettere a lievitare l’impasto per due ore. Comunque decidiate di preparare questo dolce, ricordate che l’Artusi diceva che “questo è un dolce che vuol vedere la persona in viso, cioè, per riuscire bene ci vuol pazienza e attenzione”.
INGREDIENTI:
- 400 gr di farina 00
- 25 gr di lievito di birra
- 2 uova e 2 tuorli
- 100 gr di zucchero
- 100 gr di strutto
- 1 bustina di vanillina
- 2 arance
- Sale
- Zucchero a velo
- cacao zuccherato (per decorare)
PROCEDIMENTO
Impastate 50 gr di farina col lievito sciolto in mezzo bicchiere di acua tiepida, mettete il panetto a lievitare per un’ora. Nel frattempo in una zuppiera sbattete le uova, i tuorili, lo zucchero, lo strutto, la vanillina, la scorza d’arancia grattata e un pizzico di sale. Otterrete una crema alla quale dovrete aggiungere la farina rimasta ed il panetto lievitato. Lavorate ancora e stendete l’impasto in una teglia rettangolare; coprite con della carta da forno. Lasciate riposare per due ore, poi coprite con un foglio di alluminio e mettete a cuocere a 160° per un quarto d’ora, togliete l’alluminio e proseguite la cottura per altri quindici minuti. A cottura ultimata e schiacciata fredda, cospargete con lo zucchero a velo e se siete creativi ed estrosi, realizzate con della carta il giglio di Firenze e decorate la schiacciata con il cacao.
Marisa Cancilleri