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Firenze perde Carlo Monni
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Firenze perde Carlo Monni

Dopo una lunga malattia, si è spento Carlo Monni. L’attore fiorentino se ne va a 70 anni, di cui 50 passati tra palcoscenico e set cinematografici. Partner storico di Roberto Benigni, dagli esordi storici di TeleVacca a quel Berlinguer ti voglio bene (1978) di Giuseppe Bertolucci, dove con Bozzone si impose all’attenzione nazionale.

 

 

Fu Vitellozzo in Non ci resta che piangere (1984) dove prese parte a quel bellissimo e fortunato esperimento che vide Massimo Troisi e Roberto Benigni insieme, per la prima e unica volta al cinema. Caratterista tra i più apprezzati, è presente nella maggior parte della cinematografia toscana e non, dagli anni Ottanta a seguire. Da No, grazie il caffè mi rende nervoso (1982) a Tu mi turbi (1983), da Speriamo che sia femmina (1985) a Caruso Pascoski, di padre polacco (1988). Tra i suoi ultimi film 13 a tavola (2004) di Enrico Oldoini, Il mattino ha l’oro in bocca (2008) di Francesco Patierno e Manuale d’amore 3 (2011) di Giovanni Veronesi. La Toscana piange uno dei suoi personaggi più rappresentativi, che fino alla fine dei suoi giorni si è impegnato nella sua arte, prendendo parte nel 2011 ad una versione teatrale corale di Benvenuti in casa Gori, mentre lo scorso anno, al Teatro Dante di Campi Bisenzio, ha tenuto una rilettura di Giuliano Gargani, poeta e ristoratore fiorentino, scomparso nel settembre 2012.

 

 

 

Autore

Marisa Cancilleri

 

 

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