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Il fiorentino Vespucci celebrato in Brasile
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Il fiorentino Vespucci celebrato in Brasile

Amerigo Vespucci Claudio Sacchi 2012Nel giorno del genetliaco vespucciano, durante un forum culturale a lui intitolato, Leonel Ribeiro e Suse Oliveira hanno parlato nel Salone delle Feste di Palazzo Bastogi della Regione Toscana del progetto di presentare all’Unesco i viaggi di Amerigo Vespucci come Patrimonio Mondiale immateriale dell’Umanità. Vespucci fu il primo a mettere piede in Brasile, con buona pace dei portoghesi, ed è stato preso dai brasiliani a portabandiera delle migliaia di italiani immigrati in Brasile da 144 anni. Il progetto di Ribeiro, con tanto di imprimatur governativo, è un ambizios o insiemedi proposte socio- culturali e pure economiche a vasto respiro che è stato presentato a Firenze, patria di Vespucci, che invece sembra dimenticare il personaggio e l’importanza delle sue scoperte a seguito dei suoi viaggi. L’impatto di questi causò una rivoluzione nella geografia del mondo e, senza togliere nulla ai meriti di Colombo, tenne a battesimo il nuovo continente che si frapponeva fra Europa ed Asia, chiamato America appunto in omaggio ad Amerigo.

Davanti a una copia della famosa mappa di Martin Waldeersmuller del 1507, dove per la prima volta appare il nome America giusto sul futuro Brasile, dalla giornalista Manuela Guarneri sono stati intervistati per la televisione il prof. Maggini, il dott. Marrani, lo storico Rombai e il presidente Ruffilli del Comitato “Amerigo Vespucci a casa sua”, nonché la Proconsole Calderoni dell’Associazione Fiorentini nel Mondo, che fra l’altro ha caldeggiato fin dal 2012 l’esecuzione di un monumento a Vespucci più rappresentativo di quello ottocentesco in fondo al Cortile degli Uffizi, già proposto anni fa al Comune, senza risposta, con tanto di disegni del Maestro Gabriele Vicari e sponsorizzazione pecuniaria di un mecenate italo-canadese.

Le due Associazioni hanno sostenuto e sottoscritto il progetto per l’Unesco, complimentato anche dal Presidente Giani, sempre molto sensibile ai rapportiinternazionali di Firenze. Per il Comitato ha successivamente posto una corona commemorativa in Ognissanti il sig. Balatri, custode dell’Ospedale S. Giovanni di Dio, fondato in questo quartiere da Simone Vespucci nel 1382. Alla Cappella Vespucci nella Chiesa di Ognissanti ha pure reso omaggio il Console USA a Firenze durante una visita privata guidata da Maggini e Calderoni. Congratulazioni sono giunte anche dall’Ammiraglio Giacomin e dai Comandanti Pacifici e La Faia, che celebrarono Vespucci con l’Associazione FNM a Londra sull’ omonimo mitico veliero della Marina Militare.

Quale spettacolare Ambasciatore della Cultura italiana, questo sarà invitato a ripresentarsi a vele spiegate a Rio de Janeiro il prossimo due giugno o nella baia di Todos Os Santos il primo novembre prossimo, a sottolineare il culmine delle celebrazioni brasiliane promosse da Ribeiro. Vespucci fu il primo europeo a scoprire la baia appunto il giorno di Ognissanti del 1501 e ad ancorarsi a Rio il primo gennaio 1502. A proposito di ambasciatori, oltre a Ruffilli, Calderoni e Guarneri, dalla delegazione brasiliana è stato insignito di tale titolo per le Comunicazioni il dott Francesco Carrassi, in una cerimonia a La Nazione, lo storico giornale di Firenze di cui è direttore, nell’ambito della menzionata richiesta all’Unesco e in previsione di più stretti rapporti con la numerosa comunità italiana in Brasile. Se c’è il progetto di presentare all’Unesco il pesto alla genovese a gloria della cucina italiana, i viaggi di Amerigo, con le sue conseguenze, sembrerebbero parecchio appropriati a gloria della Cultura Italiana.

 

 

Autore

Margherita Calderoni

 

 

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