Alla presentazione fiorentina del libro di vignette satiriche ‘ALL IS NOT WELL’ presso il Centro Culturale Salvemini, Sergio Staino non e’ potuto intervenire l‘anno scorso, ma si sarebbe ricordato dell’autore Amos The Dark come un promettente cartoonist.
Infatti questo partecipo’ al progetto ideato da Staino dieci anni fa : ‘La Faccia Un Fumetto a Firenze’ per individuare nuovi talenti, a cui poi venne dato un diploma alla fine del corso.
‘Era una persona di poche parole che dava poca confidenza’ ricorda Amos ‘d’altra parte I vignettisti si esprimono col disegno e lui era il tipico toscanaccio avulso dal politically correct: un pensatore indipendente da lacci convenzionali, senza freni alla penna, come appunto ci si aspetta dalla satira. Poi ognuno deve sviluppare il proprio talento in modo personale con un tratto inconfondibile’ conclude il vignettista anglo-fiorentino.
Infatti Staino nella sua lunga carriera ha pubblicato sull’ Unita’ come su Avvenire, tanto su Il Riformista come sul mitico Linus: fumettista, giornalista, sceneggiatore, regista, imprenditore, polemista, sensibile al sociale e opposto al potere, creo’ il personaggio semi autobiografico di Bobo, campione di satira socio-politica.
C’e’ chi ha detto che l’ironia e’ un insulto travestito da complimento. Certo la satira e’ l’ironia quando perde la pazienza (Guareschi) la Satira e’ scomoda perche’ mette il ditto nella piaga e fa pensare. E’ un rischio per querele e infatti molti giornali la evitano o licenziano il fumettista. E’ il vessillo della liberta’ di espressione e di pensiero, contro corrente e contro I cervelli all’ammasso.
Fra I vignettisti italiani sara’ dura rimpiazzare Staino, ma ben vengano nuovi fumettisti come Amos the Dark e la sua poliedrica satira in vignette rigorosamente disegnate a mano, dettagliate, acute e irriverenti, che uniscono il sofisticato humor inglese con la tagliente lingua fiorentina.
MARGRETA MOSS