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L’Arno in riva al Tamigi, la serata dei Fiorentini nel Mondo a Londra per ricordare l'alluvione del 1966
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L’Arno in riva al Tamigi, la serata dei Fiorentini nel Mondo a Londra per ricordare l'alluvione del 1966

2016 11 06 Fiorentini nel Mondo a Londra 3I Fiorentini nel Mondo non possono non ricordare l’alluvione di Firenze anche all’estero, a 50 anni dall’”apocalisse”. Il Proconsole nel Regno Unito dell’associazione, ex “angelo del fango” in quei giorni, li ha rievocati con appassionata partecipazione ad una folta platea di inglesi il 6 Novembre nel prestigioso salone dell’Accademia Italiana Artstur di Londra. “Molti ne hanno sentito solo parlare, molti non  hanno la minima idea del dramma vissuto da Firenze, città che gli inglesi visitano regolarmente come culla del Rinascimento, depositaria di immensi tesori artistici” dice la direttrice Dr Letts "vederli violati da quella massa di fango produce un profondo senso di incredulità, indignazione, desolazione e angoscia.”

Giusto quello che provarono i fiorentini, vivendo una tragedia che non sono ancora tanto sicuri che non si ripeta. Lo sgomento è quanto suscita nello spettatore lo storico documentario di Franco Zeffirelli, presentato da Richard Burton con travolgente emozione, che è stato proiettato in sala  prima di altre immagini inedite commentate dal “proconsole fiorentino” in accordo con la sua esperienza personale di spalatrice di fango,” interfoliatrice” di libri, approvigionatrice di vettovaglie, raccoglitrice di testimonianze penose ma anche divertenti. Fra tragedia e commedia infatti c’è solo un sottile confine e il dissacrante sarcasmo dei fiorentini, bene impersonato da Indro Montanelli, circolava in città insieme con nafta e macerie. Una popolazione in ginocchio ma non piagnucolante, che si infilò le calosce, si arricciò le maniche e fece da sé prima che gli aiuti ufficiali dello Stato arrivassero dopo una settimana. Anche perché prima erano arrivati a valanghe gli aiuti spontanei, dai bagnini della Versilia agli studenti in vacanza. La silenziosa ma consistente partecipazione degli “angeli del fango” da tutto il mondo, degli aiuti economici dei Kennedy, delle consulenze  di restauratori inglesi, il recupero delle opere d’arte, gli aneddoti di vita quotidiana e altro, non ha mancato di commuovere gli intervenuti alla serata, patrocinata dal Consolato Generale di Londra e sponsorizzata, oltre che dai Fiorentini nel Mondo, da illustri toscani. Fra questi Maurizio Bragagni, ceo di Tratos, fiore all’occhiello dell’industria italiana in UK, ben salda anche dopo Brexit, che vende cavi in 52 paesi. “ E non perché noi siamo dell’Aretino, come le famose, o infami, dighe di La Penna e Levane, che a ragione o no si sono prese la colpa di “portare l’acqua in casa” ai fiorentini-scherza-Io lavoro e ho famiglia in UK e commemorazioni come queste vanno sostenute perché contribuiscono alla conoscenza storica del nostro paese  e alla promozione della nostra Arte e Civiltà per le nuove ignare generazioni”. Una convinzione condivisa da Natalia Guicciardini-Strozzi, che già con nomi come questi ha un notevole retaggio fiorentino, oltre alla florida conduzione dell’omonima millenaria tenuta vinicola di Cusona. Venuta recentemente a presentare i suoi eccellenti prodotti a Londra in occasione di Britalia, iniziativa che porterà alla ribalta il “made in Italy” a livello mondiale in associazione con i Grandi Magazzini Harvey Nichols, l’aristocratica signora ha fornito i vini per la serata: “ Dopo tanta acqua, mi sembra giusto bere un po’ di vino per brindare alla rinascita di Firenze e all’eroismo dei Fiorentini.” “Questa rievocazione è stata importante per non dimenticare” conclude Federico Bianchi, addetto culturale dell’Ambasciata “ soprattutto per la risposta spontanea e disinteressata dei giovani quasi per un innato senso civico verso la cultura, di cui Firenze, come Atene, è stata un faro universale. Un esempio per le nuove generazioni come stimolo a rispondere all’appello anche oggi, quando le emergenze sono quasi all’ordine del giorno.” La commemorazione ha sottolineato un’eredità pesante ed entusiasmante per Firenze, un impegno,per dirla con Dante: a non perdere la nostra “semenza”. E un omaggio anche agli inglesi, la cui BBC fu tra le prime a dare l’allarme al mondo e invocare aiuti.

 

2016 11 06 Fiorentini nel Mondo a Londra
Margherita Calderoni, Proconsole dei Fiorentini nel Mondo nel Regno Unito, ricorda l'alluvione del 1966

 

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Autore

 

Margherita Calderoni

 

 

 

 

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