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Il Giglio di Firenze, il più bel simbolo del mondo
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Il Giglio di Firenze, il più bel simbolo del mondo

Il Giglio di Firenze è il simbolo della città fin dal secolo XI. Al contrario della blasonatura attuale anticamente i colori erano invertiti. La sua origine è incerta, tra le varie leggende sorte in merito vi è quella che vede derivare l'abbinamento della città romana di Florentia con il fiore perché la sua fondazione da parte dei romani avvenne nell'anno del 59 a.C., durante le celebrazioni romane per l'avvento della primavera, i festeggiamenti in onore alla dea Flora ovvero i Ludi Florales o Floralia - giochi e competizioni pubbliche, che si svolgevano dal 28 aprile al 3 maggio.


L'associazione tra i festeggiamenti e il nome venne spontanea come accadde successivamente tra il nome e i fiori numerosi che crescevano intorno; un'altra leggende vede derivare nome è simbolo dal mitico fondatore Fiorino, pretore romano, perito durante l'assedio di Fiesole. In merito al giaggiolo “Iris germanica var. florentina”, detto giglio di Firenze o giaggiolo bianco, specie che cresce numerosa e florida nei dintorni della città e da cui il simbolo con tutta probabilità discende, vi è da dire che esso ebbe sempre vari significati allegorici, tra cui quello di simbolo di purezza che lo rendeva il fiore della Madonna, non si può perciò escludere che l'adozione del giglio quale simbolo della città sia da ricondurre a una manifestazione di culto mariano risalente forse al IX secolo. Comunque esso veniva già usato come propria insegna dai fiorentini alla prima crociata. I colori attuali risalgono al 1251 quando i Ghibellini, in esilio da Firenze, continuavano a ostentare il simbolo di Firenze come proprio. Fu allora che i Guelfi, che controllavano Firenze, si distinsero dai propri avversari invertendo i colori che poi sono rimasti fino ai giorni nostri. Nel 1252 compare sulla prima emissione del fiorino. Ai tempi del Comune di Firenze, il giglio era il simbolo della città, talvolta rappresentato su uno scudo retto dalla zampa di un leone - il cosiddetto Marzocco. In seguito venne imposto ai territori sotto il dominio fiorentino ove è ancora oggi il simbolo di Castelfiorentino e Scarperia ad esempio, ma con l'importante differenza di essere privo degli stami, organi atti alla riproduzione.

 

 

 

 

Autore

Marisa Cancilleri

 

 

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