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I Fiorentini nel Mondo per la prima volta al Corpus Domini
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I Fiorentini nel Mondo per la prima volta al Corpus Domini

Per la prima volta dalla sua fondazione l'associazione Fiorentini nel Mondo è stata accolta dal Cardinale Arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori alle celebrazioni ed alla sfilata per la solennità del Corpus Domini che si tenuta lo scorso giovedì 19 giugno 2014 nella Cattedrale Metropolitana di Santa Maria del Fiore a Firenze. Si tratta del debutto assoluto che ha beneficiato, nella Processione Eucaristica, della eccezionale guida di un altro eminentissimo prelato di Santa Romana Chiesa, il Cardinale fiorentino Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia e già Rettore del Seminario Maggiore di Firenze.

 

La processione è terminata nella chiesa di Santa Trinita. I Fiorentini nel Mondo erano presenti con il proprio gonfalone ed hanno sfilato al seguito della Misericordia di Firenze. Insieme con altri membri dei Fiorentini nel Mondo, erano presenti il Presidente Andrea Claudio Galluzzo, il Proconsole del Giappone Flavio Gori, il Proconsole della Cina Michele Taccetti, il Delegato di Firenze Marisa Cancilleri ed il Delegato di Montecatini Dimitri Caciolli. La processione del Corpus Domini rappresenta una delle più solenni ed importanti tradizioni religiose fiorentine ed i Fiorentini nel Mondo con la loro presenza hanno rappresentato tutte le Delegazioni sparse sul globo.

 

STORIA DEL CORPUS DOMINI A FIRENZE


Ogni anno, sessanta giorni dopo la Pasqua, la Chiesa di Firenze celebra il "Corpus Domini": festività religiosa in onore dell'Eucaristia - il "Corpo" di Cristo sotto il segno sacramentale del pane - sviluppatasi nel XIII secolo ed estesa dal papa Urbano IV, nel 1263, a tutta la cattolicità. Anche a Firenze tale ricorrenza era solennizzata, fin da allora, con una maestosa processione, in cui il pane eucaristico veniva portato per le vie della città, esposto in un contenitore di cristallo o "ostensorio", che permetteva di vedere l'ostia consacrata. Questo corteo sacro acquisì sempre più importanza con il passare dei secoli. In origine la festa, con le sue celebrazioni liturgiche, si svolgeva all'interno della chiesa dei domenicani, Santa Maria Novella, dopo le funzioni del vespro, con la partecipazione del Vescovo, del clero del Duomo, delle autorità cittadine e del popolo, insieme alle confraternite ed alle associazioni. Dopo il Concilio del 1311-1312 tenutosi a Vienne, durante il pontificato di papa Clemente V, la Signoria decise di far portare in processione anche le reliquie dei santi, accrescendo ancor di più la solennità del "Corpus Domini" e facendola diventare una ricorrenza pubblica. La chiesa di Santa Maria Maria Novella, in quel periodo, era la più vasta della città, dato che Santa Maria del Fiore era ancora in costruzione sul luogo dell'antica cattedrale di Santa Reparata. Quando l'affluenza dei partecipanti rese impossibile lo svolgersi dei riti all'interno del complesso domenicano, la processione si effettuò all'aperto, per le strade cittadine.

 


Processione del Corpus Domini in Piazza San Giovanni Battista da un'incisione di Giuseppe Zocchi

 

Successivamente, edificata in gran parte la nuova cattedrale, il Capitolo dei Canonici cominciò a celebrarvi i riti liturgici e pretese che da Santa Maria del Fiore partisse la processione eucaristica. Di qui una lunga disputa fra i domenicani di Santa Maria Novella, sostenuti dall'Arcivescovo Sant'Antonino ed il clero della cattedrale, conclusa nel 1458 con una bolla di Pio II, che stabilì che da Santa Maria del Fiore muovesse la processione. Essa per secoli, passando attraverso il Battistero, toccava piazza della Signoria, raggiungeva Santa Maria Novella, dove uno dei Canonici celebrava l'Eucarestia, per poi tornare in Duomo. La tradizione della Santa Messa in quella basilica durò fino al 1920. Descrizioni ed illustrazioni quattrocentesche attestano lo splendore dell'evento nel primo Rinascimento. Nel Cinquecento, caduta la Repubblica fiorentina, i Granduchi medicei, che intervenivano in pompa magna alla processione, conservarono ed accrebbero la magnificenza della festa spingendo i cittadini ad ornare le facciate delle abitazioni davanti alle quali passava il corteo sacro con arazzi, tappeti ornamentali, fiori e festoni ed in seguito proibendo di passeggiare lungo il tragitto della processione sia a piedi che con carrozze. La festa coinvolgeva tutta la città: tre giorni prima iniziavano i preparativi per la cerimonia e si mettevano lungo le vie dei tendoni che riparassero dalla pioggia o dal sole coloro che avrebbero assistito all'evento, ornando le facciate delle botteghe con stoffe rosse e gialle. Il giorno dei festeggiamenti la processione si svolgeva con grande solennità: sfilavano dapprima i bambini, seguiti dalle confraternite laicali, dai religiosi dei vari ordini rappresentati a Firenze, dal clero, dai Capitoli di San Lorenzo e del Duomo e dall'Arcivescovo, che incedeva sotto il baldacchino recando l'ostensorio con l'Eucaristia. Il ricco baldacchino in tela dorata, detto "della Repubblica", usato per secoli in questa occasione, fu fatto a spese della Repubblica fiorentina. Alcuni giorni prima del "Corpus Domini" l'Amministrazione Comunale lo affidava al Capitolo del Duomo. Purtroppo la tragica alluvione del 4 Novembre 1966 lo rese inservibile e da allora il prezioso arredo non è stato più usato. Il Comune l'ha restaurato e donato all'Opera di Santa Maria del Fiore. Partecipavano anche tutte le magistrature cittadine ed i responsabili delle Arti, scortati da reparti militari ed accompagnati da suonatori. I partecipanti alla processione spargevano lungo il percorso petali di ginestre e di rose, foglie di alloro e di lauro, che i contadini venivano a vendere in piazza proprio in quella occasione. Terminata la celebrazione religiosa, la festa proseguiva per le strade con bancarelle che offrivano dolci e bibite. Questa festività non è mai stata trascurata dai fiorentini, nemmeno per motivi serissimi, come intemperie, guerre od assedi. Oggi il corteo religioso parte sempre dal Duomo, ma l'itinerario e la chiesa a cui la processione si dirige vengono decisi anno per anno; il percorso è più breve in quanto limitato dalle difficoltà inerenti al traffico cittadino.

 

 

I FIORENTINI NEL MONDO AL CORPUS DOMINI 2014

 


I Fiorentini nel Mondo col Cardinale Betori davanti a Santa Trinita al termine delle celebrazioni del Corpus Domini
Da sinistra il Delegato di Firenze Marisa Cancilleri, il Proconsole per la Cina Michele Taccetti,
l'Arcivescovo Giuseppe Betori,
il Presidente Andrea Claudio Galluzzo,
il Delegato di Montecatini Dimitri Caciolli ed il Proconsole per il Giappone Flavio Gori




I Fiorentini nel Mondo col gonfalone all'entrata in Santa Maria del Fiore 


I Fiorentini nel Mondo col Cardinale Bassetti nella chiesa di Santa Trinita al termine delle celebrazioni
Da sinistra il Presidente Andrea Claudio Galluzzo, il Cardinale Gualtiero Bassetti,
il Proconsole per la Cina Michele Taccetti,
il Proconsole per il Giappone Flavio Gori
ed il Delegato di Montecatini Dimitri Caciolli



Il Presidente Andrea Claudio Galluzzo ed il Cardinale Gualtiero Bassetti, pellegrini in Terra Santa insieme nel 2012

 


I Fiorentini nel Mondo col Vescovo Maniago davanti a Santa Trinita al termine delle celebrazioni del Corpus Domini
Da sinistra il Proconsole per il Giappone Flavio Gori, il Delegato di Firenze Marisa Cancilleri,
il Proconsole per la Cina Michele Taccetti, il Vescovo ausiliare di Firenze Claudio Maniago,

il Presidente Andrea Claudio Galluzzo ed il Delegato di Montecatini Dimitri Caciolli

 

 

 

 

 

Autore

 

Marisa Cancilleri

 

 

 

 

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