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Stravaganze poetanti con divertimento, ma non troppo. Le opere di Federico Severino in mostra a Firenze
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Stravaganze poetanti con divertimento, ma non troppo. Le opere di Federico Severino in mostra a Firenze

Proseguono le mostre di arte contemporanea curate da ETRA evénts Firenze, che dal 24 maggio al 28 giugno ospiterà nelle sale rinascimentali dello studio Marcello Tommasi la personale dello scultore Federico Severino Stravaganze poetanti con divertimento, ma non troppo. La mostra, che andrà ad affiancare la Collezione permanente dell’atelier, con sculture, gessi, dipinti e disegni di Marcello Tommasi e Leone Tommasi, sarà inaugurata venerdì 23 maggio, con interventi del Professor Sergio Givone, filosofo e docente di estetica all’Università di Firenze, e del filosofo Emanuele Severino. Saranno esposte 9 sculture inedite in bronzo policromo con patina a fuoco realizzate per l’occasione, da cui emerge il sincretismo figurativo tra estetica occidentale e orientale che è l’elemento cardine della mostra, ma anche la fervida capacità inventiva e l’approfondita conoscenza culturale che da sempre influenzano i lavori dell’artista.


 

L’iconologia delle opere, che unisce figure mitologiche ad aspetti del sacro, elementi del drammatico e del grottesco, crea uno stretto dialogo tra realtà e immaginazione, in cui i corpi diventano il mezzo per accedere agli aspetti intimi, alle pulsioni segrete e alla componente emotiva dell’uomo.

Così scrive lo storico dell’arte Domenico Montalto: “La dialettica fra il dinamismo delle masse e l’ombra profonda che rileva le figure sono l’inconfondibile tratto delle opere di Federico Severino, confermando la sua personalità artistica liberamente anfibia tra il novecentismo accademico di Rodin e una figuratività analitica, virtuosa nel modellato, attenta alla statuaria classica, soprattutto ellenistica. Figure malinconiche, saturnine, dalla sensualità spiccata, recitano come teatranti un nuovo e originale ritmo contemporaneo, dove la sinuosa descrittività del tratto plastico scava nel racconto letterario un inquietante, modernissimo interrogativo esistenziale”.

Tra le opere in mostra: Stanti sposi equestri con gli sposi, raffigurati in una dimensione matastorica fuori dal tempo e dalla storia, che montano il cavallo, allusivo di superate fughe d’amore, rapimenti, potere e ricchezza nomade, che seppur energico e nervino è anche esso immobile; Danzatrice gandarica con il piccolo maestro alato dove la postura della danzatrice allude ad alcune danze estremo orientali mentre le sembianze della fanciulla si ispirano ai tratti tipici etruschi ed ellenistici; Iniziatica navigazione amorosa sul fiume che ritrae un’imbarcazione di gusto greco-egizio, luogo mobile e intimo in cui sono salvaguardati il corteggiamento degli amanti e la loro schermaglia d’amore, simbolo della vita domestica che trascorre sul fiume spazio temporale della vita; Testa sorridente con arcano che rimanda intimamente alla dimensione più esoterica della femminilità, ai tesori nascosti dell’animo; Teti raccoglitrice di telline in cui emerge il lato più umano e domestico della divinità Tetide, moglie mitica di Oceano e madre di Achille.

Con ETRA evénts Firenze, realtà che ha ottenuto il patrocinio del Comune di Firenze, Francesca Sacchi Tommasi ha trasformato lo Studio Marcello Tommasi in uno spazio per la libera espressione di pittori e scultori contemporanei e il recupero della grande tradizione dell’arte figurativa.

L’esposizione è realizzata grazie alla preziosa collaborazione di Franco Senesi, gallerista con 20 anni di esperienza nel settore dell’arte contemporanea, titolare di cinque gallerie situate tra Capri e Positano, che dopo la mostra su Roberto Ferri, ha accettato con entusiasmo di affiancare Francesca anche nella realizzazione della mostra su Federico Severino, con cui lavora da anni.

 

Federico Severino è nato a Brescia nel 1953, città dove vive e lavora. Personalità complessa ed eclettica, si rivolge con passione agli studi di filosofia fino alla laurea, maturando contemporaneamente i suoi studi artistici da autodidatta. Nel 1974 realizza la sua prima personale in cui affiorano i temi inquietanti e la straordinaria suggestione che caratterizzeranno la sua ricca produzione scultorea. Nel 1992 viene pubblicata la monografia, a cura di Alberto Crespi e Fausto Lorenzi, che documenta la produzione di Severino dal 1980 al 1992. Nel 2011 viene invitato da Vittorio Sgarbi a partecipare alla 54° Biennale di Venezia, dove presenta il gruppo bronzeo I Quattro Cavalieri dell’Apocalisse. In Italia ha preso parte a nurnerose rnostre in importanti spazi pubblici e gallerie private a Brescia, Firenze, Bergamo, Milano, Venezia, Torino,Pisa, Bologna, Capri e Positano.

Negli ultimi anni la sua attività si è concentrata all’estero con mostre e personali fra cui quelle presso la galleria Selvin ad Istanbul e alla galleria Elena Ogromova di Mosca. L’attività artistica, seguita attentamente dalla critica e dalla stampa nazionale, ha dato ampio spazio alle tematiche del sacro con opere di grande impegno, alcune delle quali ospitate presso chiese, monumenti ed enti pubblici, collezioni d’arte. Tra queste: la Via Crucis in bronzo per le lesene della rotonda e l’ambone del Pantheon di Roma; la cattedra bronzea nel Duomo di Brescia; l’altare in bronzo nella chiesa di San Vitale a Roma. La mostra e la Collezione Tommasi si possono visitare dal martedì al sabato dalle 15 alle 20. Data inizio Giovedì 24 aprile 2014 e data fine sabato 28 giugno 2014.

 

 

 

Autore

Ester Di Leo

 

 

 

 

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