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FloraFirenze, la natura diventa arte
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FloraFirenze, la natura diventa arte

FloraFirenze 2015Non chiamatela fiera. FloraFirenze, mostra spettacolo dalle grandi dimensioni, mi ha permesso di tornare nel capoluogo toscano per una rassegna dedicata a floravivaismo, land art, cultura del paesaggio e flower design, visitabile sino all’11 maggio all’interno del bel Parco Le Cascine, nei pressi dell’ex ippodromo fiorentino. Alternando aree coperte a spazi en plein air, un percorso di 5 chilometri articolato su 120.000 metri quadrati permette di passeggiare tra installazioni green, giardini ed ambienti naturali ricreati grazie alle eccellenze italiane che coltivano fiori e piante in vivaio.

Sono 5 gli ambienti che è possibile attarversare, dal deserto (suggestive le innumerevoli piante grasse, tra cui spiccano i cactus, che si stagliano dal terreno color oro) ai bonsai centenari. Ma non è solo il verde a luccicare nella kermesse fiorentina. Sono diversi i fiori da ammirare, alcuni particolarmente originali, come la Protea Little Prince, che arriva dall’Africa.  Regine incontrastate le azalee, che impreziosiscono una gigantesca cascata di 15 metri, attraversata da tunnel vetrati che ospitano una foresta pluviale. Qui, tra felci arboree e liane, primeggiano variopinte orchidee, dal magenta al fucsia, dal porpora all’amaranto.  Un bosco è dedicato alla Land Art: sono 14 gli artisti che espongono. La nuova declinazione eco di quest’arte concettuale prevede che i maestri si avvalgano per le loro creazioni esclusivamente di ciò che trovano in loco.Il museo vivente di agrumi di Oscar Tintori, che raggruppa specie singolari e scenografiche, profuma di zagara. L’arte di collezionare rarità botaniche nacque alla corte dei Medici in pieno Rinascimento Italiano e si diffuse poi in tutta Europa. Tra le piante esposte, la mia preferita è il limone cedrato perettone, già presente nelle antiche collezioni medicee, con un buffo frutto oblungo e rugoso. E poi ci sono loro, regine incontrastate. Le rose di Barni. Meritano un capitolo a parte, ne parlerò presto. Firenze, che ha come simbolo un giglio ed è ricca di parchi antichi, è una perfetta location per ospitare questa kermesse dove l’accento è posto sul giardino, come natura costruita dall’uomo. FloraFirenze ne ripercorre le tappe fondamentali, da quello all’Italiana al Barocco, dal giardino roccioso a quello informale. Nel tentativo di cogliere quell’impercettibile momento in cui lo spettacolo dei fiori, delle piante, del Verde, si trasforma in Arte. Da sapere: l’ultimo giorno della manifestazione (lunedì 11 maggio) alcuni esemplari in esposizione saranno messi in vendita con prezzi speciali.

 

 

Autore

Marisa Cancilleri

 

 

 

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